Nuove Regole UE: Addio Plastica Monouso

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Il 4 marzo, è stata approvata una nuova versione del regolamento sul packaging e sul trattamento dei rifiuti di imballaggio, attraverso un processo noto come "trilogo".

Questo termine indica un momento cruciale nel processo legislativo dell'Unione Europea, in cui il Parlamento Europeo, il Consiglio dell'Unione Europea e la Commissione Europea si incontrano per negoziare e concordare il testo definitivo di una determinata legge.
Tra le principali innovazioni, spicca il divieto, a partire da gennaio 2030, dell'utilizzo di monouso in plastica in varie applicazioni, come nell'hotellerie e nelle bustine per ketchup, salse, zucchero, panna (comunemente usate nei fast food e nei bar), e del wrapping around per frutta e verdura non trasformata, oltre alle buste di plastica con uno spessore inferiore ai 15 micron.

D'altra parte, sono state escluse dal divieto alcune categorie di imballaggi, come il cartoncino monouso per cibi e bevande dei fast food e del take away, il cartone per bevande deperibili e gli imballaggi in plastica per l'insalata lavata in busta, poiché la Commissione ha riconosciuto i rischi microbiologici e di ossidazione legati a una conservazione priva di un adeguato imballaggio.

Inoltre, il regolamento prevede una revisione degli obiettivi per il 2030 e della fattibilità degli obiettivi per il 2040 da parte della Commissione, concentrandosi sulla valutazione dello sviluppo tecnologico della plastica biobased e sulla sua reale sostenibilità all'interno delle soluzioni di packaging in plastica.

Sono state imposte forti limitazioni all'uso di sostanze alchiliche perfluorurate e polifluorurate (PFAS) nell'imballaggio a contatto con gli alimenti, con un periodo di quattro anni concesso ai co-legislatori per evitare sovrapposizioni e favorire l'allineamento delle regole e delle misure restrittive.

Introducendo regole anche per la logistica e l'e-commerce, con una percentuale massima di spazio vuoto negli imballaggi raggruppati fissata al 50%, e la richiesta ai vettori di logistica, produttori e importatori di ridurre al minimo il peso e il volume degli imballaggi. Entro il 2029, inoltre, gli Stati membri devono garantire la separazione del 90% delle bottiglie di plastica e metallo per bevande, favorendo un sistema di vuoto a rendere.

Tuttavia, agli Stati membri è stato concesso lo spazio per definire gli standard relativi alla sicurezza alimentare e alla qualità, con la possibilità di concedere deroghe fino a cinque anni in caso di mancato raggiungimento del 5% degli obiettivi di riciclo fissati per il 2025. Questo solleva preoccupazioni per una possibile frammentazione del Mercato Unico, con inevitabili difficoltà per il commercio internazionale e l'import/export all'interno del Mercato Unico.

L'accordo ora passa alle rappresentative degli Stati membri all'interno del Consiglio (Coreper) e al comitato ENVI del Parlamento Europeo per l'approvazione finale.

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